Dopo oltre un decennio di innovazione nel settore dello streaming, Google ha ufficialmente interrotto la produzione dei dispositivi Chromecast con Google TV. Questa decisione segna la fine di un'era iniziata nel 2013, quando il primo Chromecast trasformò il modo in cui fruivamo dei contenuti multimediali, rendendo qualsiasi televisore una smart TV.
Nel corso degli anni, Chromecast ha subito diverse evoluzioni: dal supporto al 4K con il modello Ultra nel 2016, all'introduzione di un'interfaccia dedicata e di un telecomando con il Chromecast con Google TV nel 2020. Questi dispositivi hanno venduto oltre 100 milioni di unità, testimoniando il loro impatto significativo nel mercato dello streaming.
La decisione di interrompere la produzione è stata accompagnata dal lancio del nuovo Google TV Streamer, un dispositivo che rappresenta un'evoluzione rispetto ai precedenti dongle HDMI. Con un design a forma di wedge da posizionare davanti al televisore, il Google TV Streamer offre funzionalità avanzate, tra cui 32 GB di storage, 4 GB di RAM, un processore più veloce del 22% e il supporto per Ethernet. Inoltre, integra un router di bordo Thread e supporta lo standard Matter, posizionandosi come un hub centrale per la smart home.
Nonostante il prezzo più elevato rispetto ai precedenti modelli Chromecast, il Google TV Streamer mira a offrire un'esperienza premium, integrando le ultime tecnologie per soddisfare le esigenze degli utenti moderni. Per i possessori dei dispositivi Chromecast esistenti, Google ha garantito il supporto software e gli aggiornamenti di sicurezza fino a settembre 2025, assicurando che questi dispositivi continueranno a funzionare in modo sicuro e affidabile.
L'addio al Chromecast rappresenta una svolta significativa nella strategia di Google nel settore dell'intrattenimento domestico, segnando la transizione verso dispositivi più integrati e funzionali per rispondere alle crescenti esigenze degli utenti.
